Pillole di psicologia: “Il benessere psicologico. Ecco cosa rende veramente felici”

Pillole di psicologia

“Il benessere psicologico.
Ecco cosa rende veramente felici”

“Se vuoi essere felice nella vita devi dedicarla a un obiettivo” Albert Einstein

 

Vladimir Kush, Partenza della nave alata, arte contemporanea.

Il benessere psicologico ha a che fare con l’essere felici. E nasce spontanea una domanda, che cosa sviluppa il benessere psicologico che tanto rende felici? A questa domanda qualcuno potrebbe rispondere la ricchezza, qualcun altro la salute fisica, qualcun altro l’amore, qualcun altro ancora la carriera lavorativa. Sicuramente queste cose possono far bene, ma non sono le cose che veramente rendono felici.
Carol Ryff, psicologa, professoressa e Direttore del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Wisconsin negli Stati Uniti d’America, si è occupata lungamente del benessere psicologico, e con i suoi studi e le sue ricerche è riuscita a creare un suo modello di benessere psicologico (Ryff C., 1989; Ryff C., 1995). In questo modello individua e caratterizza le sei dimensioni del benessere psicologico:

autoaccettazione;

• relazioni positive con gli altri;

• autonomia;

• controllo ambientale;

• scopo nella vita;

• crescita personale.

L’autoaccettazione è la capacità di essere soddisfatti di sé e della propria vita. È la consapevolezza delle proprie caratteristiche positive e negative, accettandole e rispettandole entrambe. È anche la consapevolezza che il passato è passato, e bello o brutto che esso sia non può essere modificato, si può solo accettare così com’è.
Le relazioni positive con gli altri si riferiscono alla capacità di costruire e mantenere nel tempo delle relazioni interpersonali soddisfacenti. Capacità che implica questi elementi: apertura verso l’altro, provare empatia e affetto, essere autentici e sinceri ed essere disposti a dare fiducia all’altro. Questi elementi permettono di riuscire a dare e ricevere il massimo dai rapporti con gli altri.
L’autonomia è la capacità di essere indipendenti e di autodeterminarsi. Vuol dire fare scelte e prendere decisioni rispettando i propri standard personali, invece di lasciarsi trasportare dalle pressioni esterne. L’autonomia è la capacità di regolare il proprio comportamento a partire da dentro, e quindi avere punti di riferimento interni a sé per pianificare e mantenere la rotta nonostante le vicissitudini esterne.
Il controllo ambientale è la capacità di gestire l’ambiente circostante, sapendosi destreggiare anche in ambienti difficili, apportando modifiche quando possibile e adattandosi in caso contrario. Vuol dire, da un lato saper trarre vantaggio da ciò che ci circonda, dall’altro riuscire a plasmare l’ambiente per renderlo più conforme a se stessi.
Lo scopo nella vita è la capacità di individuare delle mete da raggiungere, mete che siano chiare, accettabili e raggiungibili. Queste mete saranno quelle che daranno un senso e una direzione alla propria esistenza.
La crescita personale indica la capacità di aprirsi alle nuove esperienze e ai cambiamenti, poiché è in queste occasioni che si ci concede l’opportunità di scoprire se stessi, le proprie risorse e i propri talenti. È qui che ci si mette alla prova e si sperimenta il proprio prezioso potenziale.

Scoperte le dimensioni che sviluppano il benessere psicologico è chiaro che ha poco a che fare con le cose esterne a noi, come la ricchezza economica, il lavoro oppure una bella storia d’amore, e chiunque provi a cercarlo in cose esterne a sé, forse inizialmente avrà anche l’impressione di averlo raggiunto, ma basterà poco per accorgersi che si trattava solo di un breve ed effimero assaggio del vero benessere. Il benessere psicologico è qualcosa di più vicino a noi, anzi, è così vicino che sta proprio dentro di noi, sta nella nostre capacità, ovvero, nella consapevolezza, valorizzazione e utilizzo delle nostre risorse interiori. Mark Twain dice che “i due giorni più importanti della tua vita sono il giorno in cui sei nato e il giorno in cui scoprirai il perché”, la nostra felicità sta in questo perché, e questo perché sta nella nostre risorse, quelle originali e uniche che ciascuno possiede, e solo dando voce a queste risorse si può veramente conquistare la felicità.
In una vita che di tanto in tanto propone delle intemperie è importante avere una corda salda e robusta a cui aggrapparsi, e non c’è corda più sicura di “se stessi”, presente sempre, ovunque e comunque, ecco perché “se stessi” è il compagno di viaggio più importante che si possa mai avere, ed è in se stessi che si può trovare il benessere psicologico.

Concludo a modo mio, con un mio piccolo racconto:
“Ogni vita è un racconto,
ogni racconto ha un protagonista,
ogni protagonista ha una missione da compiere,
ogni missione da compiere sarà la scoperta di preziose risorse interiori,
ogni risorsa interiore scoperta sarà fonte di grande felicità”.

 

Bibliografia essenziale
Ryff C. D., Happiness is everything, or is it? Explorations on the meaning of psychological well-being. Journal of Personality and Social Psychology, 1989, 57, 1069-1081.
Ryff C. D., Psychological well-being in adult life. Psychological Science, 1995, 4, 99-104.

Fonti delle immagini
Prima immagine. Web 21 Ottobre 2018. Fonte: http://4.bp.blogspot.com/-hrg4RgyNh3c/UnUollr6vTI/AAAAAAAAPrY/awgPrFVmoFM/s1600/departureofthewingedship.jpg

Seconda immagine. Web 27 Marzo 2018. Fonte: http://www.cagliariquotidiano.net/archivi/immagini/2013/R/ryffs-PWB-scale.png