Pillole di psicologia: “Che cos’è la psicologia. Sfatiamo alcuni miti”

Pillole di psicologia

 

Che cos’è la psicologia. Sfatiamo alcuni miti.

 

“Il Cervello è più esteso del Cielo”

                           Emily Dickinson

Che cos’è la psicologia?

Ahimè al riguardo si sentono tante risposte, ma non sempre corrette, e questo non fa altro che alimentare confusione e disinformazione. Sembra che l’idea di psicologica più diffusa si basi molto di più su ciò che rimanda la televisione, il cinema e la cultura popolare che non su quanto evidenzia la scienza.

Qualche volta si sente parlare della psicologia come di una ciarlataneria inutile che non serve a nulla, altre volte, all’opposto, se ne sente parlare come di una magia che risolve tutti i mali, altre volte ancora, addirittura, la psicologia viene mistificata come se fosse una religione in cui credere. Per non parlare poi dell’idea dilagante, e probabilmente predominante, secondo la quale l’unico interesse della psicologia siano i disturbi mentali.

La psicologia non è questo, per cui sfatiamo questi miti:

  • La psicologia non è una ciarlataneria.
  • La psicologia non è inutile.
  • La psicologia non fa miracoli.
  • La psicologia non è una fede.
  • La psicologia non si occupa solo di disturbi mentali.

 

 

La parola psicologia è composta dalla radice “psico” (dal greco “psiche”), che significa anima, spirito, e dal suffisso “logia” (dal greco “logos”), che significa discorso, studio. Quindi letteralmente la psicologia indica lo studio dell’anima.

Il termine psicologia sembra si possa far risalire al XVI secolo, anche se più recentemente si sono trovate tracce anche in un’opera del XV secolo. Più precisamente il primo termine introdotto era psychologia, e ciò che si intendeva all’epoca con questo termine era ben diverso da ciò che si intende oggi. Alle sue origini, infatti, la psicologa ha preso spunto da quella filosofia che da sempre si era interessata all’uomo e alle sue capacità, quella che a partire dalle riflessioni degli antichi filosofi greci considerava la psiche come l’anima o lo spirito dell’uomo, un principio fonte di vita ultraterreno, innato e immortale. In poche parole a quei tempi la psiche e quindi la psicologia avevano a che fare con qualcosa di mistico e religioso.

Dai tempi antichi ad oggi la psicologia ha fatto passi da giganti, e le prime speculazioni filosofiche sono andate nel tempo modificandosi, correggendosi e addirittura ribaltandosi completamente, fino ad arrivare alle nuove ricerche del XIX secolo che hanno permesso alla psicologia moderna di seguire le regole della ricerca scientifica e quindi di inquadrare la psiche come concetto scientifico e non più mistico. Nella prospettiva della psicologia moderna la psiche ha a che fare con la mente, e nello specifico con le quattro tipiche capacità della mente, ovvero, immaginare, pensare, emozionarsi e provare sensazioni. La psicologia moderna è una disciplina scientifica che, seguendo i parametri del metodo scientifico, studia i processi mentali cognitivi ed affettivi, il comportamento e le relazioni dell’uomo, con l’obiettivo di promuovere il benessere psicologico e il miglioramento della qualità di vita.

Gli studi psicologici di un tempo si sono basati su intuizioni speculative, mentre la psicologia di oggi si basa sui risultati del metodo scientifico, che a sua volta si fonda sull’evidenza dei fenomeni osservabili. I fenomeni osservabili per la ricerca psicologica si distinguono in fenomeni osservabili soggettivamente, quali, i pensieri e le emozioni, e fenomeni osservabili oggettivamente, quali, le azioni e i comportamenti. La psicologia di oggi riconosce lo stretto legame tra mente e corpo, e studia i processi cognitivi e comportamentali correlandoli con i meccanismi cerebrali anatomici e funzionali che ne sottendono l’attuazione.

 

La nascita della moderna psicologia scientifica viene attribuita alla creazione del primo laboratorio di ricerca psicologica a Lipsia nel 1879 per merito di Wilhelm Maximilian Wundt, fisiologo, psicologo e filosofo tedesco, docente di filosofia  presso l’Università di Lipsia. Wilhelm Maximilian Wundt nel suo laboratorio fu anche il fautore di un nuovo metodo di studio basato sull’introspezione sistematizzata, secondo cui i soggetti coinvolti nella sperimentazione venivano addestrati all’auto-osservazione e alla valutavano minuziosamente e sistematica delle proprie risposte psicologiche in relazione agli stimoli proposti. Questi studi oggi sono obsoleti rispetto ai passi in avanti che ha fatto la ricerca psicologica, tuttavia, Wilhelm Maximilian Wundt ha il grande merito di essere riconosciuto come padre fondatore della psicologia sperimentale e di aver dato alla psicologica la possibilità di diventare una disciplina scientifica a sé, e non più una materia appartenente alla filosofia o alla biologia

Wilhelm Maximilian Wundt

 

Nella storia della psicologia si sono viste strutturarsi gradualmente diverse scuole di pensiero, e ciascuna ha elaborato una propria prospettiva dell’essere umano, dei suoi processi cognitivi e dei suoi comportamenti. Ciò probabilmente è dovuto sia alla complessità dell’oggetto di studio sia alla complessità e difficoltà che ha incontrato la psicologia per costituirsi come disciplina a sé. Ciascuna scuola di pensiero ha visto il suo fiorire e risplendere fin quando una nuova corrente di pensiero è subentrata ad ampliare e ad arricchire il panorama delle conoscenze psicologiche. Ecco alcune delle principali scuole di pensiero:

  • Psicologia fisiologica e Psicofisica.

 

  • Introspezionismo e Associazionismo.
  • Psicologia della forma o Gestaltpsychologie.
  • Psicologia dinamica o del profondo.
  • Comportamentismo o Psicologia oggettiva.

 

 

  • Cognitivismo.

La psicologia oggi non è solo speculazione teorica come lo è stata nelle sue origini filosofiche, ma da quando nel XIX secolo è diventata disciplina scientifica a sé stante è diventata anche una psicologia applicata. Il fondatore della psicologia applicata è stato lo psicologo tedesco Hugo Münsterberg, che, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, per psicologia  applicata intendeva una scienza psicologica orientata non più come il passato solo alla conoscenza dell’uomo bensì alla ricerca di soluzioni concrete per l’uomo. Per cui le informazioni e conoscenze elaborate con le ricerche psicologiche dovevano essere utilizzate praticamente per alimentare  il benessere e la salute delle persone.

Hugo Münsterberg

L’attuale psicologia, infatti, non si ferma all’acquisizione di informazioni e conoscenze in merito all’essere umano, bensì cerca anche di trovare delle soluzioni pratiche e concrete per migliorare la vita dell’uomo. Da una parte è una disciplina teorica, poiché attraverso la ricerca scientifica  cerca di acquisire sempre maggiori conoscenze in merito ai processi cognitivi e comportamentali dell’uomo, dall’altra è una disciplina applicata, poiché cerca di utilizzare le conoscenze apprese per promuovere il benessere psicologico nella vita quotidiana delle persone. La moderna psicologia applicata ha tante aree di intervento, ciascuna con lo scopo di migliorare e potenziare il funzionamento delle capacità psicologiche dell’uomo. Queste sono le principali aree di applicazione:

 

  • Psicologia della salute.
  • Psicologia clinica.
  • Psicologia dello sport.
  • Psicologia delle organizzazioni.
  • Psicologia educativa.
  • Psicologia ambientale.
  • Psicologia forense.
  • Psicologia della pubblicità.

 

 

 

 

 A questo punto, fatta chiarezza su cosa sia la psicologia, ovvero una scienza che si interessa delle speciali risorse mentali degli esseri umani cosicché possano essere più a disposizione delle persone per migliorare se stessi e la propria vita, concludo con le parole del grande Milton Hyland Erickson, psichiatra e psicoterapeuta statunitense riconosciuto come uno dei più importanti psicoterapeuti e ipnoterapeuti del Novecento:

“È davvero straordinario ciò che le persone possono fare.

E solo loro non sanno di poterlo fare”

M. H. Erickson

 

Bibliografia essenziale

Boring E. G. (1950), A history of experimental psychology (2d ed.). New York: Appleton-Century-Crofts

Canestrai R., Godino A. (1997), Trattato di psicologia, Edizione CLUEB, Bologna.

Mancini G., Marzocchi S., Picinali G., (diretto da Veca S.) (1993), Corso di Filosofia. Storia, Edizione Bompiani, Milano.

Münsterberg H. (1913), Psychology and Industrial Efficiency, Houghton, Mifflin and Company, Boston / New York.

Münsterberg H. (1914), Psychology and Social Sanity, Doubleday and Page, Garden City (N.Y.) 1914, 1915 e Unwin.

 

Fonte delle immagini

Prima immagine. Web del 03 Aprile 2018. Fonte: https://lamenteemeravigliosa.it/wp-content/uploads/2015/12/Sagoma-di-donna-in-un-paesaggio-notturno.jpg

Seconda immagine. Web del 07 Aprile 2018. Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/56/Wilhelm_Wundt.jpg/220px-Wilhelm_Wundt.jpg

Terza immagine. Web del 07 Aprile 2018. Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/86/Portrait_of_Hugo_M%C3%BCnsterberg.jpg